I contratti bancari sotto la lente delle Camere di Commercio

Al via la Commissione tecnica di esperti della Camera di Commercio di Milano per monitorare i contratti bancari e verificare l’esistenza di eventuali clausole vessatorie e inique. E sono 8.358 le imprese attive nel settore della finanza a Milano al primo trimestre 2009, pari al 7,8% del totale italiano. La provincia meneghina si conferma così, nonostante lo scorporo di Monza e Brianza, prima in Italia per imprese attive nel settore credito, tra banche e finanziarie, e nel settore assicurativo, mentre Roma è prima per attività ausiliarie dell’intermediazione finanziaria (gestione risparmio conto terzi, cambiavalute, attività di vigilanza e controllo).
Milano concentra, infatti, un numero di aziende superiore al totale dell’intera regione Sicilia (6.615 imprese) o della Puglia (5.399) ed è alla pari con Emilia Romagna (8.359). Solo Lazio e Campania hanno più attività finanziarie.
In particolare, nel comparto dell’intermediazione monetaria e finanziaria Milano conta circa un quarto delle imprese nazionali del settore (24,8%), più di Lazio e Piemonte messi insieme (22,5%). Milano eccelle anche nel comparto dei fondi pensione e assicurazioni (25,6% del totale italiano) mentre nelle attività ausiliarie della finanza il capoluogo lombardo (5,9%) viene subito dopo Roma (prima con 8,9%). E in un anno, nonostante le difficoltà internazionali, l’intero settore a Milano ha continuato a crescere segnando, tra primo trimestre 2008 e primo trimestre 2009, un aumento percentuale dello 0,4%. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese anni 2009 e 2008.
La Commissione tecnica di esperti è composta da illustri giuristi quali Giorgio De Nova, Aldo Dolmetta e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano Paolo Giuggioli.
l Servizio Armonizzazione del Mercato, preposto dalla Camera di Commercio di Milano per seguire l’intero iter, si avvia al monitoraggio dei contratti bancari per verificare l’esistenza di eventuali clausole vessatorie/inique e redigere un Parere motivato sulla materia. Inoltre la Commissione coglierà l’occasione per accertare la conformità delle clausole contrattuali alle novità legislative che hanno recentemente interessato questo settore.
In particolare, si inseriscono in questo contesto le nuove disposizioni della Banca d’Italia in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, focalizzate sulla correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti, e la norma volta a specificare gli obblighi informativi dei prestatori dei servizi di pagamento e a disciplinarne le responsabilità secondo una linea comune a tutti gli Stati membri della Comunità Europea. Oltre alla verifica dell’applicazione della riforma della commissione di massimo scoperto.


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