Banche: ABI, utili in calo ma settore resiste alla crisi e sostiene economia
Presentate le semestrali ABI al 31 dicembre 2009: Roe in diminuzione al 4%, utile netto in contrazione del
22,2%, le rettifiche salgono a 20 miliardi, migliora il livello di patrimonializzazione.
Gli effetti della crisi economica, anche nel 2009, hanno pesato sulle banche italiane facendo
segnare un calo degli utili e un significativo incremento delle sofferenze e delle rettifiche su
crediti.
In un contesto globale molto complesso, tuttavia, il settore bancario italiano continua a mostrare
un buon livello di solidità e stabilità anche rispetto ai principali paesi dell’Eurozona.
Il momento delicato attraversato dai mercati richiede ancora più coesione e collaborazione da
parte di tutti i soggetti economici, e soprattutto l’impegno delle istituzioni affinché il quadro
regolamentare sia sempre più coerente per rafforzare il ruolo del settore bancario italiano a
supporto dello sviluppo dell’economia nazionale.
Il Rapporto 2009 sul settore bancario è stato presentato oggi a Roma dal Direttore generale dell’ABI,
Giovanni Sabatini, e da Gianfranco Torriero, responsabile Area Centro Studi e Ricerche ABI.
All’incontro hanno partecipato il Vice Presidente dell’ABI, Mario Sarcinelli, il Direttore generale
di Intesa San Paolo, Gaetano Miccichè, il Vice Presidente e Presidente Piccola Industria di
Confindustria, Vincenzo Boccia, il Professore di Finanza dell’Università Bocconi, Stefano Caselli,
il Direttore Generale di Aifi, Anna Gervasoni.
Roe
Dall’analisi dei conti economici del campione di 41 gruppi bancari presi in esame emerge una
diminuzione del Roe medio a circa il 4% nel 2009 rispetto al 5,3% del 2008.
Sofferenze
Secondo le attese, le sofferenze mostrano una consistenza netta di 34 miliardi a fronte dei 25
miliardi di fine 2008. L’incidenza sul totale delle esposizioni creditizie verso clientela è pari
all’1,4%, a fronte dell’1% di fine 2008.
Commissioni
Le commissioni nette hanno subito una contrazione del 2,4%, attestandosi su un valore
complessivo di 23.3 miliardi di euro.
Utile netto
L’utile d’esercizio ha registrato una contrazione del 22,2%, da 10.2 miliardi di euro del 2008 a
circa 8 miliardi del 2009.
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Totale attivo
A fine anno il totale attivo ha raggiunto circa i 2.7 miliardi di euro, segnando una diminuzione del
2,9% sul 2008. Rilevante appare la quota dell’attivo riferita a crediti verso clientela (65,1%, in
incremento rispetto al 64,2% del 2008), pari a dicembre 2009 a 1.745 miliardi di euro..
Spese
Dal lato delle spese amministrative si è registrata una variazione negativa del 3,6%.
Patrimonializzazione
Le banche italiane migliorano il loro livello di patrimonializzazione. Il primo coefficiente (tier 1
capital ratio che riguarda le componenti patrimoniali di più elevata qualità del “patrimonio di
vigilanza”) passa dal 6,89% del 2008 all’8,20% nel 2009. Il total capital ratio, relativo all’intero
“patrimonio di vigilanza”, si attesta all’11,60% rispetto al 10,42% dell’anno precedente.