Mafia e Riciclaggio: l’emergenza criminale e gli strumenti di contrasto

Il riciclaggio in Italia corrisponde al 10% del Pil, che raggiungerebbe i 100 miliardi di euro, il doppio rispetto alla media degli altri paesi. Le segnalazioni arrivano da ambienti bancari, e sono ancora troppo poche quelle che arrivano da professionisti. Il che conferma la gravità del fenomeno. Di questo si è parlato oggi a Roma, alla presenza del Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Giuseppe Pisanu, e di numerose autorità civili e militari, in occasione del convegno sul tema “Mafia e Riciclaggio: l’emergenza criminale e gli strumenti di contrasto” organizzato da AIRA.Roma, 13 giugno – Si è tenuto oggi nella Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, Sala degli Atti Parlamentari di Piazza della Minerva il convegno organizzato da AIRA, l’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio che ha voluto approfondire i temi legati alla mafia, al riciclaggio e all’emergenza criminale, fornendo uno spaccato della realtà economica che fa da sfondo a tali fenomeni, anche attraverso un viaggio nella storia, nella regolamentazione e nelle vicende che hanno occupato le pagine di cronaca degli ultimi anni. “La Mafia è stata sconfitta anche grazie alla regolamentazione contro il riciclaggio” ha affermato Ranieri Razzante, Presidente di AIRA, alla vigilia della presentazione del suo ultimo libro sulla materia dal titolo: La regolamentazione antiriciclaggio in Italia, Ed. II, Giappichelli.Alla presenza del Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Giuseppe Pisanu, e di numerose autorità civili e militari, si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Mafia e Riciclaggio: l’emergenza criminale e gli strumenti di contrasto”. Tra i relatori: Giuseppe Pisanu, Presidente Commissione Parlamentare Antimafia, Giuseppe Lumia – Commissione Parlamentare Antimafia, Giorgio Ciardi – Delegato alla Sicurezza del Comune di Roma, Leandro Cuzzocrea – Comandante del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, Giuseppe Maresca – Direttore Servizio Antiriciclaggio e Prevenzione reati finanziari del MEF, Roberto Pennisi – Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia, Nello Rossi – Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma, Mauro Catenacci – Ordinario di Diritto penale Università di Roma Tre. Durante il convegno, il professor Razzante, che è anche consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, ha ricordato la strategia ideata da Giovanni Falcone sul tracciamento dei flussi di denaro della mafia come lo strumento più efficace per combatterla.“L’Associazione dei Responsabili Antiriciclaggio – ha proseguito Razzante, che presiede quell’associazione da quattro anni – non si stancherà mai di sostenere senza risparmio e senza pregiudizi di sorta l’azione del Governo e delle forze dell’ordine contro le associazioni criminali, con le modeste forze della divulgazione di una cultura della legalità e della stabilità del sistema finanziario, della formazione e dell’informazione ai soggetti destinatari degli obblighi che la normativa antiriciclaggio impone”. Durante il convegno i qualificati relatori hanno convenuto sull’importanza della prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario e di quello economico a fini di riciclaggio, sottolineando che la principale fonte alimentante il circuito dell’illegalità ad ogni livello è la circolazione di ricchezze illecitamente acquisite, che altera l’equilibrio dell’economia e della sicurezza nel nostro Paese.Infatti i dati apparsi oggi sui giornali documentano la gravità del fenomeno: in Italia il 10% del Pil corrisponde a fenomeni di riciclaggio, per un valore complessivo tra i 75,7 e 110 miliardi di euro (queste le stime Eurispes e osservatorio usura Confesercenti) contro il 5% a livello mondiale stimato dal Fondo monetario internazionale. Dal 1997 le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette inviate all’Uif ammontano a 135.789. Nel 2010 si è assistito ad un incremento del 43% rispetto al 2009, per un numero pari a 37.000 segnalazioni complessive.Le cronache, come la notizia dei giorni scorsi sul calcioscommesse o sulla vicenda delle banche vicentine accusate di riciclaggio, confermano che i veicoli utilizzati dalla criminalità per infiltrarsi nell’economia sono sempre più insidiosi e diffusi. “Ma spesso si dimentica – afferma sempre Ranieri Razzante – che le nostre leggi antimafia e contro il riciclaggio hanno in sé una portata straordinaria efficacia nel momento in cui vengono correttamente e compiutamente applicate da parte degli operatori e dei cittadini“.

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